CCNL Igiene ambientale: Meccanismo per la determinazione dell’Erap

Erogazione dell’Elemento Retributivo Aggiuntivo di Produttività per gli anni 2023 – 2024

Con il Verbale di Accordo siglato in data 10 febbraio 2023 da Utilitalia, Confindustria-Cisambiente, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi, Assoambiente e Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, è stato stabilito dalle medesime Parti Firmatarie, il meccanismo per la determinazione dell’ERAP per gli anni 2023 e 2024, in imprese che non concordano il premio di risultato.
Premesso che:
– una quota del trattamento retributivo complessivo denominata Elemento Retributivo Aggiuntivo di Produttività (Erap), pari ad euro 180,00 annui sul parametro medio 130,07 ed individuata per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 ed il 31 dicembre 2024, viene destinata alla definizione o all’Incremento dei premi di risultato accordati a livello aziendale ed erogata sotto forma di “Una Tantum”, secondo le modalità definite sempre dai medesimi accordi;
– per le imprese che non concordano premi di risultato, le Parti firmatarie definiscono entro 3 mesi dalla data di sottoscrizione dell’accordo, un meccanismo alternativo per la determinazione dell’Erap, attraverso la misurazione, in sede aziendale, dell’andamento degli indicatori di redditività, efficienza e qualità, nel rispetto degli standard di qualità tecnica e commerciale;
– gli importi derivanti dall’applicazione del meccanismo alternativo vengono corrisposti in aggiunta al Cra/Egr con decorrenza marzo 2024 e marzo 2025 a tutti i lavoratori in forza al momento dell’erogazione, in proporzione alla presenza in servizio nell’anno precedente, salvo il calcolo in misura intera, delle frazioni di mese almeno pari a 15 giorni, mentre ai lavoratori assunti a tempo parziale, il premio viene proporzionalmente ridotto in relazione alla durata della prestazione lavorativa, e nel caso di cessazione del rapporto di lavoro nel corso dell’anno e prima dell’erogazione, l’ammontare in oggetto viene corrisposto con il TFR proporzionalmente ai mesi in forza nell’anno di riferimento;
Le Parti convengono al seguente meccanismo della determinazione Erap secondo i parametri sotto riportati:
– Redditività – inteso come miglioramento dell’Ir (Indice Redditività), quindi il rapporto fra il Mol dell’affidamento (Margine Operativo Lordo) e il Vp (Valore della Produzione) rispetto all’esercizio precedente. Il Mol rappresenta il risultato di tutte le azioni di tipo industriale al fine di raggiungere l’obiettivo di redditività.
Il predetto indice assume i valori riportati nella seguente tabella.

 

Redditività (IR) Importo lordo €
IR => rispetto all’esercizio precedente 40,00
IR < rispetto all’esercizio precedente 0,00

Qualità – intesa come la valorizzazione della percentuale di raccolta differenziata del 65%, realizzata in riferimento alle previsioni contrattuali dell’esercizio in corso o, in caso di loro assenza, rispetto al valore dell’anno precedente.
Nella tabella sottostante, vengono riportati i valori di cui trattasi.

 

Qualità (RD) Importo lordo €
% RD > rispetto all’esercizio precedente% RD < rispetto all’esercizio precedente 200
Solo per le realtà aziendali che hanno raggiunto nell’anno precedente l’obiettivo del 65%% RD > 65%% RD < 65% 200

Efficienza – valutata in base al tasso medio annuo aziendale di assenteismo, espresso in giornate non lavorate, anche solo parzialmente, riferite alla totalità dei dipendenti direttamente impiegati nell’affidamento, con esclusione delle giornate di festività infrasettimanale, ferie, permessi per festività soppresse, permessi retribuiti; degli infortuni sul lavoro; delle giornate di malattia per covid accertato; delle giornate interessate da ore di permesso sindacale, di assemblea sindacale, di sciopero di livello nazionale, di congedi di maternità, paternità e parentali e permessi L. n. 104/1992. Il dato si riferisce al 31 dicembre dell’anno di riferimento.

 

Efficienza (IE) Importo lordo €
>18 giornate medie/anno 80,00
>14 <18 giornate medie/anno 100,00
< 14 giornate medie/anno 120,00

Da ultimo, si specifica che, le quote non assegnate vengono redistribuite proporzionalmente tra i dipendenti che risultano aver effettuato un numero di giornate non lavorate inferiore alle 14 giornate/annue fino a concorrenza dell’ammontare pari ad euro 120,00 procapite, parametrato sul livello di appartenenza.

Tax credit energia e gas 2022: approvato il modello per la comunicazione entro il 16 marzo 2023

I beneficiari dei crediti d’imposta devono inviare all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo 2023 un’apposita comunicazione dell’importo del credito maturato nell’esercizio 2022 (Agenzie delle Entrate, provvedimento 16 febbraio 2023, n. 44905).

L’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello, unitamente alle istruzioni, per la comunicazione dei crediti d’imposta maturati nel 2022 in relazione agli oneri sostenuti per l’acquisto di prodotti energetici. Secondo quanto previsto dall’art. 1, co. 6, del D.L. n. 176/2022, i beneficiari devono inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo 2023, a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito residuo, utilizzando il modello predisposto dall’Agenzia, direttamente o avvalendosi di un intermediario, utilizzando esclusivamente i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, oppure il servizio web disponibile nell’area riservata. Eventuali comunicazioni scartate potranno essere ritrasmesse entro il 21 marzo 2023.

 

Oggetto dell’adempimento sono le seguenti agevolazioni:

  • crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale (art. 1, co. 1 e 2, D.L. n. 176/2022), relativi al mese di dicembre 2022;

  • crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale (art. 1, co. 1, primo e secondo periodo, 2, 3 e 4, D.L. n. 144/2022), relativi ai mesi di ottobre e novembre 2022;

  • crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale (art. 6, D.L. n. 115/2022), relativi al terzo trimestre 2022;

  • credito d’imposta a favore delle imprese esercenti attività agricola e della pesca, in relazione alla spesa sostenuta per l’acquisto di carburante effettuato nel quarto trimestre 2022 (art. 2, D.L. n. 144/2022).

Nel modello, devono essere indicati, per ciascuna tipologia di credito:

  • il codice che identifica il credito;

  • l’importo della spesa dei prodotti energetici oggetto delle agevolazioni;

  • l’ammontare del credito maturato, in base alla percentuale stabilita per il singolo bonus.

Per ciascun credito d’imposta, il beneficiario può inviare una sola comunicazione valida, per l’intero importo del credito maturato nel periodo di riferimento, al lordo dell’eventuale ammontare già utilizzato in compensazione tramite modello F24 fino alla data della comunicazione stessa. Nel caso in cui il beneficiario intenda rettificare la comunicazione inviata, deve richiederne l’annullamento e poi trasmettere, entro i termini, una nuova comunicazione.

 

La comunicazione non deve essere inviata nel caso in cui il beneficiario abbia già interamente utilizzato il credito maturato in compensazione tramite modello F24. Stessa regola vale per chi ha comunicato la cessione dei crediti d’imposta maturati, pena lo scarto della comunicazione stessa, a meno che la comunicazione della cessione non sia stata annullata, oppure il cessionario non abbia rifiutato il credito (Agenzia delle Entrate, provvedimento n. 253445/2022). 

Le imprese tenute all’invio, invece, perdono il diritto alla fruizione del credito residuo se non rispettano il termine previsto, ovvero entro il 16 marzo. A partire dal 17 marzo 2023, se l’impresa utilizza un bonus energia in compensazione superiore all’importo comunicato, il modello F24 viene scartato.

I crediti d’imposta maturati per l’acquisto di prodotti energetici possono essere utilizzati in compensazione indicando gli appositi codici tributo entro il 30 giugno o 30 settembre 2023.

Nelle istruzioni sulla comunicazione è a disposizione un riepilogo di codici e percentuali per ogni tipologia di credito d’imposta.

Welfare aziendale e conguaglio per datori con lavoratori iscritti alla Gestione pubblica

L’INPS fornisce le istruzioni riguardo alle modalità di esposizione dei dati relativi all’operazione di conguaglio nella sezione <ListaPosPA> del flusso Uniemens (INPS, messaggio 14 febbraio, n. 674).

Dopo aver dato (con il messaggio n. 4616/2022) le indicazioni operative per il recupero/restituzione della contribuzione relativa alla quota di fringe benefit erogata da parte dei datori di lavoro, da effettuare nella sezione <PosContributiva> del flusso Uniemens, l’INPS si rivolge ora ai datori di lavoro con lavoratori iscritti alla Gestione pubblica, fornendo le istruzioni per effettuare le analoghe operazioni di conguaglio anche nella sezione <ListaPosPA>.

 

Pertanto, l’Istituto rende noto che, in sostituzione della denuncia già inviata, è necessario trasmettere, per ciascun periodo di riferimento precedentemente dichiarato, l’elemento V1, Causale 5, con l’indicazione di tutti i dati giuridici ed economici, in tutti i casi in cui a seguito di operazioni di conguaglio è necessario assoggettare a contribuzione la quota di retribuzione imponibile precedentemente omessa, oppure si debba effettuare il recupero della quota di fringe benefit precedentemente assoggettata a contribuzione.

 

All’esito dell’operazione effettuata, a seconda della fattispecie di cui sopra detto, si determinerà un importo disponibile per il datore di lavoro oppure quest’ultimo dovrà provvedere al versamento della contribuzione differenziale dovuta.

CIPL Edilizia Artigianato – Bolzano: definito l’EVR

Stabilito il pagamento di un EVR per l’anno 2023 nella misura del 3,00% dei minimi

In data 2 febbraio 2023 è stato siglato tra Confartigianato Imprese, CNA  e Feneal – Uil, Filca, Fillea il Verbale di Accordo per la proroga dell’attuazione dell’ Elemento Variabile della Retribuzione per i dipendenti delle Imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali dell’ Edilizia della Provincia Autonoma di Bolzano.
Le Parti, tenendo conto dei parametri provinciali: numero dei lavoratori iscritti alla Cassa Edile, monte salari, ore dichiarate e ore di infortunio denunciate alla Cassa Edile relativamente al triennio 2020 – 2021 – 2022 hanno stabilito per l’anno 2023 (1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2023) il pagamento di un EVR nella misura pari al 3,00 % dei minimi di paga base in vigore al 1° gennaio 2023.
L’EVR è calcolato sui minimi della paga base orarie ed erogato esclusivamente per le ore lavorate ordinarie e straordinarie. 
Per gli impiegati mensilizzati l’erogazione avviene a consultivo mensilmente in 12 rate e la frazione di mese inferiore a 15 giorni non va considerata, mentre è definita come mese intero la frazione di mese superiore a 15 giorni. 
L’importo deve essere riproporzionato in base alla percentuale del part – time. 

OPERAI
LIVELLO  IMPORTO ORARIO
4 0,23 
3 0,21
2 0,19
1 0,16
IMPIEGATI
LIVELLO  IMPORTO MENSILE
7 57,34
6 51,15
5 42,63
4 39,76
3 36,95
2 33,23
1 28,42

CIPL Metalmeccanica Artigianato – Trento: siglato l’accordo di rinnovo

Aumento dell’indennità integrativa provinciale, regolamentazione del pagamento della malattia e flessibilità tra gli aspetti principali della nuova intesa

Il 13 febbraio 2023 è stato firmato tra l’Associazione artigiani Trentino ed i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil del Trentino l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo provinciale di lavoro relativo all’area meccanica artigianato. Il nuovo contratto collettivo provinciale di lavoro sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024.
Tra le novità la regolamentazione del pagamento della malattia, seppur parziale, per gli operai, pari a 3 giornate di carenza al 60% e successive 6 giornate al 40%
Per la parte economica è stato previsto un aumento dell’indennità integrativa provinciale, pari a 35,00 euro lordi a regime da corrispondere in 2 tranche:
– 15,00 euro lordi dal 1° febbraio 2023;
– 20,00 euro lordi dal 1° gennaio 2024.
L’elemento economico non è assorbibile da futuri aumenti contrattuali nazionali, né da superminimi individuali.
In materia di permessi, da gennaio 2023, tutti i lavoratori a tempo pieno (apprendisti inclusi), maturano 16 ore annue di permesso retribuito che si aggiungono al monte ore previsto dal Ccnl. Le 2 giornate di permesso retribuito in più all’anno diventano esigibili, rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale.
Viene altresì disciplinato l’istituto della flessibilità, con precisi vincoli e limiti a tutela dei lavoratori. Le aziende che intenderanno attivare la flessibilità dovranno darne preventiva comunicazione alla Commissione paritetica costituita presso l’Ebat (Ente Bilaterale Artigianato Trentino).
Per l’analisi, la verifica ed il confronto comune sui temi del lavoro e dell’impresa del comparto le Parti hanno individuato l’Osservatorio provinciale dell’Area Meccanica.
Il contratto siglato si preoccupa di delimitare in modo netto il perimetro delle aziende che possono applicarlo, al fine di tutelare sia i lavoratori dal dumping contrattuale che le aziende dalla concorrenza sleale. 

Il prospetto informativo per conoscere quali debiti rientrano nella definizione agevolata

Il prospetto informativo indica i debiti che rientrano nell’ambito applicativo della Definizione agevolata introdotta dalla Legge n. 197/2022. E’ possibile richiederlo in area riservata o tramite il form in area pubblica (Agenzia delle Entrate, comunicato del 16 febbraio 2023)

E’ attivo il servizio web per richiedere l’elenco delle cartelle che possono essere “rottamate”. Sul sito di Agenzia Riscossione è possibile compilare direttamente online la domanda per ottenere via e-mail il Prospetto informativo con il dettaglio di cartelle, avvisi di accertamento e avvisi di addebito che rientrano nella Definizione agevolata prevista dalla Legge di bilancio 2023. Il documento consente di visionare il debito attuale e gli importi dovuti a titolo di Definizione agevolata, privi pertanto di sanzioni, interessi e aggio. Sono riportate, quindi, tutte le informazioni per valutare la propria situazione e individuare i debiti che possono essere inseriti nella domanda di adesione da presentare in via telematica entro il 30 aprile 2023, utilizzando l’apposito servizio telematico dell’Agenzia, disponibile già dallo scorso 20 gennaio. Il contribuente può presentare in tempi diversi, ma sempre entro il 30 aprile 2023, anche ulteriori dichiarazioni di adesione che potranno essere riferite ad altri carichi (in questo caso andranno a integrare la precedente e ciascuna domanda genererà un proprio piano di definizione agevolata) oppure riferite agli stessi carichi già inseriti nella domanda presentata (e perciò saranno considerate sostitutive della precedente).

 

Per richiedere online il Prospetto informativo e riceverlo via email bisogna accedere alla sezione Definizione agevolata del sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it.

In area pubblica, senza necessità di pin e password, è sufficiente inserire i dati e il codice fiscale della persona intestataria dei carichi e allegare la relativa documentazione di riconoscimento. A seguito della richiesta, il sistema invierà alla casella di posta elettronica indicata una prima e-mail contenente il link per confermare la richiesta (valido solo per le successive 72 ore). Una volta convalidato il link, il servizio trasmetterà una seconda e-mail di presa in carico con il numero identificativo e la data dell’istanza. Se la documentazione risulta corretta, il contribuente riceverà una e-mail di accoglimento, con il link per scaricare il Prospetto informativo entro 5 giorni (decorso tale termine non sarà più possibile scaricare il documento).

È possibile chiedere il Prospetto informativo anche dall’area riservata del sito con le credenziali Spid, Cie, Cns e, per gli intermediari fiscali, Entratel. In questo caso il contribuente visualizzerà direttamente una schermata con la conferma della presa in carico della richiesta e riceverà, entro le successive 24 ore, una e-mail all’indirizzo indicato, con il link per scaricare il Prospetto entro 5 giorni (oltre tale termine non sarà più possibile effettuare il download).

Nel Prospetto non trovano evidenza eventuali diritti di notifica e spese per procedure esecutive già attivate nonché gli interessi previsti in caso di pagamento rateale; tali importi saranno comunque inclusi nell’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della Definizione che l’Agente della riscossione comunicherà, entro il 30 giugno 2023, ai contribuenti che hanno presentato la domanda di adesione.

La Definizione agevolata delle cartelle è prevista dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) che ha stabilito la possibilità di pagare in forma agevolata i debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti “Rottamazioni” e a prescindere se in regola con i pagamenti. Consente di versare il solo importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora, quelli iscritti a ruolo e l’aggio, mentre le multe stradali potranno essere estinte senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio. Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni, con prima scadenza fissata al 31 luglio 2023.

 

A coloro che presenteranno la richiesta di Definizione agevolata, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della Definizione (comprensive di eventuali diritti di notifica e spese per procedure esecutive non indicate nel Prospetto informativo) e i bollettini di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione.  

CIPL Edilizia Industria-Trento: aggiornata l’indennità di malattia

Nuova previsione indennitaria per operai ed apprendisti non in prova

Il Verbale di Accordo siglato il 6 febbraio 2023, tra Associazione Trentina dell’Edilizia – Ance Trento, Feneal, Filca e Fillea, premessa:
– la previsione contenuta nel CIPL Edilizia del 27 febbraio 2018 art.10,  dell’erogazione, nell’ambito delle prestazioni fornite dalla Cassa Edile di Trento a favore degli operai, dell’indennità giornaliera pari al 100% per i primi 3 giorni di malattia, per eventi di durata fino a 12 giorni;
– la previsione contenuta nel CCNL Edilizia del 18 luglio 2018, in cui è contemplata la corresponsione per gli operai delle prestazioni nella misura dello 0,45% del contributo al Fondo Sanitario e del 25,5% alla Cassa Edile;
aveva considerato l’elargizione dell’indennità giornaliera solo per i primi 3 giorni di malattia.
Invece, a far data dal 1° febbraio 2023, la nuova disciplina ha stabilito che, nei casi in cui la malattia avrà una durata sino a 12 giorni nell’anno solare e limitatamente a 2 eventi, l’Azienda dovrà corrispondere al lavoratore operaio ed all’apprendista non in prova, per i primi 3 giorni, il 100% della retribuzione minima contrattuale al netto delle ritenute di legge e contrattuali, mentre, dal terzo evento annuo, non potrà esser corrisposto alcunché.
Da ultimo, tale accordo ha enunciato la conferma delle Parti Firmatarie, dei versamenti al Fondo Sanitario ed alla Cassa Edile di cui sopra, mentre per il computo della malattia sino a 12 giorni, per l’anno 2023, viene considerata la decorrenza dal 1° febbraio 2023 fino al 31 dicembre 2023.

 

 

Congedi parentali e di paternità, nuovi codici evento e codici conguaglio

L’INPS ha fornito le indicazioni ai datori di lavoro per l’esposizione nei flussi di denuncia dei nuovi codici evento e dei relativi codici conguaglio, riferiti ai congedi parentali e di paternità come novellati dal D.Lgs. n. 105/2022 (INPS, messaggio 13 febbraio 2023, n. 659).

I nuovi codici evento e codici di conguaglio sono stati introdotti al fine di soddisfare l’esigenza di monitoraggio sulla fruizione dei congedi parentali e di paternità obbligatorio e sui relativi oneri.

 

L’applicazione dei nuovi codici è obbligatoria a partire dal mese di competenza aprile 2023, mentre la loro validità si riferisce agli eventi verificatisi a decorrere dal 13 agosto 2022.

 

Per quanto riguarda gli eventi già denunciati con i codici evento e i codici conguaglio già in uso e ricadenti nei periodi di competenza 13 agosto 2022 – 31 marzo 2023, con successiva comunicazione saranno definite le modalità di trasmissione dei dati tra i datori di lavoro e l’INPS per la raccolta delle informazioni necessarie a consentirne il relativo monitoraggio.

 

I nuovi codici evento relativi ai congedi parentali e di paternità obbligatori, inclusi nel messaggio dell’INPS in commento, riguardano i datori di lavoro del settore privato con dipendenti iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria e ad altri Fondi speciali, i datori di lavoro del settore privato con lavoratori dipendenti iscritti alla Gestione pubblica, le pubbliche amministrazioni con lavoratori dipendenti iscritti alla Gestione pubblica e, infine, i datori di lavoro che inviano le denunce di manodopera DMAG/PosAgri per il personale a tempo indeterminato iscritto alla sezione agricola del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.

 

Con riferimento ai datori di lavoro del settore privato che devono effettuare la denuncia contributiva riferita ai lavoratori dipendenti iscritti all’AGO e ad altri Fondi speciali, i codici evento di nuova istituzione sono i seguenti:

PD0, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità oraria (disciplinati dall’art. 32 co. 1-bis e 1- ter, D.Lgs. n. 151/2001) indennizzati (ex art. 34, co. 1, D.Lgs. n. 151/2001) entro il limite massimo di coppia di sei mesi e fruiti successivamente al compimento del sesto anno e fino al dodicesimo anno di età del bambino”;

PD1, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità giornaliera indennizzati (ex art. 34, co. 1, D.Lgs. n. 151/2001) entro il limite massimo di coppia di sei mesi e fruiti successivamente al compimento del sesto anno e fino al dodicesimo anno di età del bambino”; 

PE0, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità oraria (disciplinati dall’art. 32 co. 1-bis e 1- ter, D.Lgs. n. 151/2001) indennizzati (ex art. 34, co. 1, D.Lgs. n. 151/2001) entro il limite massimo di coppia di 7/8/9 mesi e fruiti fino al compimento del dodicesimo anno di età del bambino”; 

PE1, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità giornaliera indennizzati (ex art. 34, co. 1, D.Lgs. n. 151/2001) entro il limite massimo di coppia di 7/8/9 mesi e fruiti fino al compimento del dodicesimo anno di età del bambino”; 

PB0, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità oraria (disciplinati dall’art. 32 co. 1-bis e 1- ter, D.Lgs. n. 151/2001) indennizzati (ex art. 34, co. 3, D.Lgs. n. 151/2001) oltre i 9 mesi ed entro il limite massimo di coppia di 10/11 mesi e fruiti fino al compimento dell’ottavo anno di età del bambino e tutti i periodi che non danno diritto al trattamento economico nel medesimo arco temporale. Contribuzione figurativa su retribuzione convenzionale (ex art. 35, co. 2, D.Lgs. n. 151/2001)”; 

PB1, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità giornaliera indennizzati (ex art. 34, co. 3, D.Lgs. n. 151/2001) oltre i 9 mesi ed entro il limite massimo di coppia di 10/11 mesi e fruiti fino al compimento dell’ottavo anno di età del bambino e tutti i periodi che non danno diritto al trattamento economico nel medesimo arco temporale. Contribuzione figurativa su retribuzione convenzionale (ex art. 35, co. 2, D.Lgs. n. 151/2001)”; 

TB0, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità oraria (disciplinati dall’art. 32 co. 1-bis e 1- ter, D.Lgs. n. 151/2001) indennizzati (ex art. 34, co. 3, D.Lgs. n. 151/2001) oltre i 9 mesi ed entro il limite massimo di coppia di 10/11 mesi e fruiti tra l’ottavo e il dodicesimo anno di età del bambino e tutti i periodi che non danno diritto al trattamento economico nel medesimo arco temporale. Contribuzione figurativa su retribuzione convenzionale (ex art. 35, co. 2, D.Lgs. n. 151/2001)”;

TB1, avente il significato di “Periodi di congedo parentale in modalità giornaliera indennizzati (ex art. 34, co. 3, D.Lgs. n. 151/2001) oltre i 9 mesi ed entro il limite massimo di coppia di 10/11 mesi e fruiti tra l’ottavo e il dodicesimo anno di età del bambino e tutti i periodi che non danno diritto al trattamento economico nel medesimo arco temporale. Contribuzione figurativa su retribuzione convenzionale (ex art. 35, co. 2, D.Lgs. n. 151/2001)”. 

 

I periodi di congedo di paternità obbligatorio di competenza dal 13 agosto 2022 saranno valorizzati con il codice evento di nuova istituzione PF1, avente il significato di “Congedo di paternità obbligatorio di cui all’art. 27-bis del D.Lgs. n. 151/2001 introdotto dal D.Lgs. n. 105/2022”.  

 

Il codice MA1 per i periodi di competenza dal 13 agosto 2022 assume il significato di “Periodi di congedo di maternità e di paternità alternativo ex artt. 16, 17, 20 e 28 D.Lgs. n. 151/2001”. 

 

Ai fini del conguaglio delle indennità anticipate relative agli eventi sopra citati introdotti a decorrere dal periodo di competenza aprile 2023, dovrà essere valorizzato l’elemento a valenza contributiva <InfoAggcausaliContrib> e, nell’Elemento <CodiceCausale>, devono essere indicati i nuovi codici conguaglio relativi allo specifico evento dettagliatamente elencati nel messaggio in oggetto. 

 

Giornalisti e attività lavorativa successiva al prepensionamento

La pensione liquidata ai sensi dell’articolo 37, comma 1, lettera b), della Legge n. 416/1981 è incompatibile con il lavoro nell’azienda che ha determinato il prepensionamento o in un’altra azienda dello stesso gruppo editoriale (INPS, messaggio 10 febbraio 2023, n. 644).

L’INPS fornisce chiarimenti in merito allo svolgimento dell’attività lavorativa successiva al prepensionamento dei giornalisti. In particolare, l’Istituto rende noto che a fare data dalla sua decorrenza, la pensione liquidata ai sensi dell’articolo 37, comma 1, lettera b), della legge n. 416 del 1981 è incompatibile con l’attività lavorativa, subordinata e autonoma, prestata in Italia e all’estero presso l’azienda che ha dato luogo al prepensionamento o presso un’altra azienda facente capo al medesimo gruppo editoriale. In questo caso, quindi, il trattamento pensionistico viene revocato dal primo mese in cui il pensionato svolge l’attività lavorativa presso tali aziende.

Nel caso, invece, di rapporto di lavoro presso altri datori, la pensione liquidata ai sensi dell’articolo 37, comma 1, lettera b), della Legge n. 416/1981, è compatibile con l’attività lavorativa. Più in dettaglio, il citato articolo 37 prevede che: “Agli effetti del cumulo del trattamento di pensione di cui al presente articolo con la retribuzione si applicano le norme relative alla pensione di anzianità”. Come è stato chiarito al paragrafo 11 della circolare n. 92 del 28 luglio 2022, a decorrere dal 1° luglio 2022, per le pensioni già liquidate al momento del trasferimento all’INPS o successivamente, trova applicazione la disciplina in materia di cumulo della pensione con i redditi da lavoro prevista nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD). Conseguentemente, a decorrere dalla medesima data, non trova applicazione l’articolo 15 del “Regolamento di previdenza della Gestione Sostitutiva dell’AGO” dell’INPGI in vigore dal 21 febbraio 2017. Quindi, a decorrere dal 1° luglio 2022, il trattamento derivante dal prepensionamento in oggetto è cumulabile con i redditi derivanti da rapporti di lavoro dipendente o autonomo.

Sul piano contributivo, in caso di svolgimento di attività lavorativa successiva al prepensionamento, trova applicazione l’articolo 37, comma 2, ultimo periodo, della citata Legge n. 416/1981, il quale prevede che: “I contributi assicurativi riferiti a periodi lavorativi successivi all’anticipata liquidazione della pensione di vecchiaia sono riassorbiti dall’INPGI fino alla concorrenza della maggiorazione contributiva riconosciuta al giornalista”.

Pertanto, in caso di svolgimento dopo il pensionamento di attività lavorativa con obbligo di iscrizione al FPLD, il supplemento di pensione spettante ai sensi dell’articolo 7 della Legge n. 155/1981, è corrisposto nella misura pari alla differenza tra il montante risultante dalla contribuzione versata al predetto FPLD e la quota di contribuzione riferita al periodo di maggiorazione, come determinata ai sensi del paragrafo 2.2 della circolare n. 10/2023, per il relativo coefficiente di trasformazione. Qualora tale misura sia pari o inferiore a zero, la domanda di supplemento deve essere respinta.

 

CCNL Commercio (Confcommercio): in arrivo l’Una Tantum con marzo

Erogazione dell’indennità Una Tantum di euro 350,00 lordi al personale di settore 

 

Il Verbale di Accordo siglato il 12 dicembre 2022 tra Confcommercio-Imprese per l’Italia, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, prevede per il personale di settore, in forza alla data di sottoscrizione dello stesso, la corresponsione di un importo a titolo di Una Tantum pari ad euro 350,00 lordi al IV livello, riparametrato sugli altri livelli di inquadramento ed erogato in due soluzioni, nelle quantità e alle scadenze come di seguito indicato:
200,00 euro con la retribuzione di gennaio 2023;
150,00 euro con la retribuzione di marzo 2023.

Livello UT 01/01/2023 UT 01/03/2023
Quadri 347,22 260,42
I 312,78 234,58
II 270,56 202,92
III 231,25 173,44
IV 200,00 150,00
V 180,69 135,52
VI 162,22 121,67
VII 138,89 104,17
Operatori di vendita UT 01/01/2023 UT 01/03/2023
I categoria 188,79 141,60
II categoria 158,50 118,88

Gli importi anzidetti, vengono erogati pro quota in merito ai mesi di anzianità di servizio, maturata durante il periodo 2020 – 2022. Non sono altresì conteggiati ai fini dell’anzianità, i periodi di servizio militare, aspettative non retribuite, nonché tutti i periodi in cui non sia dato luogo a retribuzione a norma di legge e di contratto. Sono computati, a titolo esemplificativo, il congedo di maternità, i congedi parentali e i periodi di sospensione e/o riduzione dell’orario di lavoro per la fruizione degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. L’importo di cui sopra non è utile ai fini della quantificazione di alcun istituto contrattuale, né del TFR.